COME ENTRARE NELLO SCAMBIO LOCALE? ECCO ALCUNI MODI PER FARLO!

COME ENTRARE NELLO SCAMBIO LOCALE? ECCO ALCUNI MODI PER FARLO!
5 Ottobre 2020 Antonella Piazzolla

Dalle Banche del Tempo al corporate barter, fino alla moneta locale: ecco esempi di scambi che non hanno la moneta come intermediario che tutti noi possiamo sfruttare a vantaggio di un’economia alternativa. Sono iniziative che non solo supportano il territorio locale e le sue realtà, ma promuovono un minor spreco di risorse e la reciproca solidarietà

Lo scambio locale è una tipologia di iniziativa sociale che intende creare scambi tra soggetti di beni e servizi senza l’intermediazione del denaro, secondo il principio di reciproca solidarietà. Lo scambio locale è uno dei 13 settori dell’economia solidale trentina disciplinati dalla legge provinciale 13/2010 (per leggerla integralmente basta cliccare qui!).

Le Banche del Tempo sono un grande esempio di quello che è uno scambio reciproco di beni e servizi senza il denaro che fa da intermediario! Ma non è l’unico: sono tante le iniziative ed esempi che troviamo all’interno di questo interessante settore dell’economia solidale, il cui principio fondante è proprio la reciproca solidarietà! Il grande vantaggio è che chiunque può entrare a far parte di questi interessanti sistemi. Eccone alcuni!

 

1) Niente soldi, solo tempo!

L’esempio classico di scambio locale lo troviamo nelle Banche del Tempo. Esse sono dei sistemi all’interno dei quali le persone possono scambiarsi reciprocamente servizi, attività, saperi. Esse inoltre promuovono un concetto nuovo di solidarietà sociale. Questi sistemi, tuttavia, sono caratterizzate da una peculiarità, ovvero le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo invece che del denaro. Inoltre, non si maturano interessi in negativo: l’unico obbligo è il pareggiamento del conto del tempo. Ciò è affermato dall’Associazione Nazionale Banche del Tempo, nata quasi 15 anni fa, che è punto di riferimento nel coordinamento, promozione e sostegno per le Banche del Tempo. Promuove inoltre la diffusione del valore della solidarietà reciproca e di una qualità differente delle relazioni interpersonali nella comunità. In aggiunta, essa sostiene attività di studio ed iniziative nel campo della tutela dei diritti civili, dell’assistenza sociale, della sicurezza, della promozione della cultura e dell’arte, dell’istruzione, delle pari opportunità e della formazione.

Non è l’unico sistema le cui transazioni sono basate sul tempo, però. TimeRepublik ha lo stesso principio: è una comunità di persone in cui ci si scambia talenti, interessi, e passioni. La transazione avviene basandosi sul tempo. Proprio come nelle Banche del Tempo.

 

2) Baratto: ritorno al passato?

Per Scambio Locale, infatti si intende scambio tra soggetti di beni e servizi, il tempo è uno di questi, ma non è l’unico! Si pensa, ad esempio, al baratto, che prevede lo scambio di beni! I progetti con il baratto come punto centrale non mancano in Italia. Un progetto interessante lo troviamo in BexB (Business exchange Business). È una valuta complementare, ma basata su un corporate barter. Infatti, le aziende che aderiscono al circuito acquistano beni e servizi con beni e servizi propri. 

In aggiunta, con Internet a nostra disposizione sono molte le iniziative di scambio in cui possiamo entrare a far parte! Si trovano siti come Zerorelativo, ma anche Barattopoli, in cui applicano il principio di reciproca solidarietà attraverso uno scambio di beni e servizi senza intermediazioni del denaro. Anche il sito coseinutili.it può essere considerato all’interno del baratto, anche se funziona più come una banca del tempo. Infatti, le transazioni avvengono tramite crediti, che si guadagnano con ogni bene, servizio o tempo messo a disposizione agli altri utenti.

Ci sono inoltre iniziative dove i beni che si scambiano sono immobili, come case e appartamenti per vivere delle vacanze a basso costo e in modi differenti dal solito. È il caso di homeforhome.com, il cui ruolo è da intermediario tra due soggetti!

3) Ed ecco le monete locali!

Anche le monete locali seguono i principi di cooperazione e solidarietà. In particolare, sono monete che non sostituiscono quella nazionale, ma semplicemente la affiancano e sono utilizzabili esclusivamente in un determinato territorio, come quello regionale. Sardex è un grande esempio di moneta locale nella regione della Sardegna. È il circuito più grande in Italia in cui aderiscono migliaia di imprese. Tale modello, inoltre, è stato asportato in altre regioni: dal Veneto con il Venetex, l’Emilia Romagna con il Libertex fino al Piemonte con il Piemex. Ma non è stato né il primo e non è neanche l’unico! 

In tutto il mondo sono presenti delle monete complementari, che promuovono lo scambio di beni locali. In Italia troviamo oltre al Sardex e le sue repliche anche diversi altri progetti come quello dello Scec (Solidarietà Che Cammina), che si basa su un buono sconto sul prezzo di beni e servizi scelta liberamente da chi vende. Può essere riutilizzato all’infinito, poiché chi lo accetta può utilizzarlo a sua volta in altre attività all’interno del circuito.

Insomma, un’economia senza denaro esiste e sta prendendo piede sempre di più a livello locale. Lo scambio locale è possibile, esistono realtà come le banche del tempo, ma anche circuiti quali quello bresciano basato sul baratto (il corporate barter), Sardex e lo Scec, con all’interno migliaia di aderenti che adoperano un’economia alternativa basata sullo scambio reciproco di beni e servizi! 

Ti interessa sapere di più sullo scambio locale? Clicca qui per ulteriori informazioni!
L’economia solidale trentina ti affascina? Clicca su questo link!