IL FUTURO DELLA MOBILITÀ È GREEN IN ITALIA E NEL MONDO

IL FUTURO DELLA MOBILITÀ È GREEN IN ITALIA E NEL MONDO
7 Settembre 2020 Antonella Piazzolla

La mobilità sostenibile è un tema sempre più centrale per quanto riguarda il trasporto sia in città italiane che estere. Nel 2030, per ogni auto con carburanti tradizionali si conteranno tre mezzi sostenibili. Il green prende piede quasi ovunque; ma qual’è la situazione complessiva italiana ed estera? E quali sono i mezzi che verranno usati maggiormente in futuro? Ne parla uno studio di Kantar, un’agenzia di consulenza e di ricerche di mercato tedesca.

 

La legge provinciale 13 del 2010 sull’Economia Solidale definisce la mobilità sostenibile come le iniziative che promuovono l’utilizzo di forme di trasporto che riducono l’impatto sull’ambiente e sulla società attraverso un minore utilizzo di autoveicoli privati. Esempi di trasporto a minor impatto sono quelli pubblici, come gli autobus e i treni, mobilità pedonale, ciclistica e la cosiddetta ‘collettiva’, quali il car sharing.

Lo studio di Kantar, Mobility Futures, pronostica che nel 2030 il trasporto pubblico, la bicicletta e lo spostarsi a piedi rappresenteranno circa il 49% della mobilità totale nelle città, contro il 46% di quella delle auto. Oggi quelle percentuali sono invertite. Lo studio, che analizza 31 città nel mondo (compresa Milano per l’Italia), fa emergere che il 25% degli intervistati preferirebbe non utilizzare l’auto, mentre il 10% afferma che modificherà le proprie preferenze di viaggio nei prossimi anni.

Altri studi testimoniano il cambio di preferenza verso una mobilità più green, come lo Smart City Index 2020 di EY – pubblicato a marzo di quest’anno – che colloca Trento in cima alla classifica di città più virtuosa d’Italia su questo aspetto, ma denota – anche stavolta – il divario tra nord e sud: se Trento, Bologna e Torino primeggiano, agli ultimi posti troviamo Crotone e Enna. Pur con queste differenze, il parco macchine elettrico nazionale (plug-in, full electric o ibrida) costituisce ormai quasi il 7% del totale immatricolato nel 2019, mentre era poco meno del 0,3% nel 2010 (UNRAE). Al contempo, dal 2013 al 2019 le piste ciclabili  sono aumentate del 22% e le aree pedonali dell’8%.

Il futuro della mobilità è tinto di green quindi, ma le azioni da intraprendere non sono certo esaurite! C’è infatti quella che viene chiamata ‘micromobilità’ tra i trend più recenti: biciclette, e-scooter, ma, soprattutto, di monopattini elettrici. Da uno studio commissionato nel mese di luglio da Facile.it e ripreso da molte testate compresa la ADNKronos, risulta siano già 800mila gli italiani che possiedono un monopattino elettrico mentre 2,5 milioni sono quelli che stanno valutando di acquistarlo. Ai molti pro sull’utilizzo del monopattino elettrico (facilità di guida, minimo ingombro e silenziosità) fanno da contraltare i temi legati alla sicurezza e l’uso forse un po’ troppo disinvolto sia delle ciclabili che delle strade con utenza mista, che hanno già provocato alcuni incidenti mortali. Una maggiore estensione delle ciclabili nei centri più urbanizzati e una formazione sulle regole della mobilità anche per i più piccoli potrebbero essere le azioni più immediate.

 

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