Maso Paradiso, intervista a Diego Pederzolli

Maso Paradiso, intervista a Diego Pederzolli
9 Dicembre 2021 admin

“Questo è un sogno realizzato”: chi arriva a Maso Paradiso viene accolto da questa scritta, dipinta sopra la porta d’ingresso dell’agriturismo. In più di trent’anni di lavoro, in effetti, di bei progetti Diego Pederzolli ne ha concretizzati molti: oggi chi visita l’azienda non trova solo la frutta, la verdura e i prodotti trasformati, ma anche i piatti tipici proposti all’agriturismo Maso alle Rose o i servizi per camper e roulotte dell’agricampeggio Paradiso Terrestre. Nei prossimi mesi, inoltre, verrà inaugurata l’agripizzeria, dove gustare la pizza a km0 con ingredienti interamente prodotti dalla famiglia Pederzolli. 

Abbiamo chiesto a Diego di raccontarci la sua lunga avventura e i valori che l’hanno ispirata.

Diego, come è iniziata la storia di Maso Paradiso?

“Vengo da una famiglia contadina del Bleggio: mamma, papà e sei fratelli, tutti del settore. Fin da ragazzo, però, avevo delle idee diverse dalle loro. La monocoltura, finalizzata alla grande quantità, non mi sembrava sostenibile in un territorio montano come il nostro. Così a 18 anni mi sono messo in proprio e ho iniziato ad applicare quello che avevo imparato all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. L’idea di partenza era chiara: volevo differenziare il più possibile la produzione, puntando su specie e varietà locali, con l’obiettivo di riuscire pian piano a trasformare le materie prime in prodotti finiti. È stato un percorso molto lungo, fatto di tanti piccoli passi.”

Immagino che le difficoltà non siano mancate…

“Assolutamente! Mi sono scontrato innanzitutto con difficoltà di ordine culturale, perché qui nella valle tanti sostengono tuttora un tipo di agricoltura o di allevamento intensivo. E poi ci sono state le difficoltà materiali, anche legate alla scelta del biologico. Nel corso degli anni ho sperimentato moltissime varietà diverse prima di riuscire a trovare quelle adatte. Molta ricerca l’ho fatta anche sulle tecnologie: per esempio, sono stato uno dei primi a introdurre l’uso delle reti antigrandine. 

Ma ho avuto soprattutto grandi soddisfazioni.”

Mi spieghi meglio?

“Come ti dicevo, fin dall’inizio ho puntato sulla trasformazione degli ortaggi e della frutta, perché il mio obiettivo è dare al consumatore un prodotto finito e di qualità. Incontrare le persone, far loro assaggiare quello che produco, sapere che sono soddisfatte… questa è una grossa soddisfazione. Sono sempre stato convinto che il valore aggiunto di un’agricoltura di montagna come la nostra sia la relazione con le persone. E su questo punto io sono radicale: o facciamo così o non andiamo da nessuna parte.

E poi, se parliamo di soddisfazioni… la gioia più grande è vedere che i miei figli stanno portando avanti l’azienda, mettendoci del loro. Sapere che condividono i miei valori – anzi, sono ancora più convinti di me! – mi fa sentire a posto con me stesso. Insomma, metterci tanto impegno è servito a qualcosa!”

Tuo figlio Davide è il cuoco dell’agriturismo, giusto?

“Sì, Davide si è appassionato alla cucina e si occupa anche della trasformazione in laboratorio. Anche Luca, un altro dei miei quattro figli, fa parte dell’azienda a tutti gli effetti. Oltre a portare avanti Maso Paradiso, comunque, entrambi hanno aperto delle attività autonome. Davide si è specializzato nella produzione e trasformazione del luppolo; all’agripizzeria i nostri ospiti potranno trovare le sue birre artigianali. Luca invece coltiva frutta e cereali. Sarà lui a fornire le farine per la pizza.”

Il progetto dell’agripizzeria conferma il vostro desiderio di puntare soprattutto sulla ristorazione… è così?

“Sì, questo era il mio sogno fin dall’inizio, perché penso che accogliere le persone al maso e cucinare per loro sia il modo migliore di valorizzare i nostri prodotti. E poi il cibo è la base di tutto! Per stare bene dobbiamo mangiare bene, non ci sono scorciatoie. Le persone se ne stanno rendendo conto sempre di più. In questi ultimi anni mi è capitato di andare a proporre le nostre specialità in qualche città, e ho notato un interesse crescente verso un’alimentazione sana e di qualità, soprattutto da parte delle famiglie. Piano piano stiamo capendo la direzione giusta in cui andare!” 

 

Visita il sito di Maso paradiso

Stefano Albergoni

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