IL MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE, I SAPORI DEL CONSUMO RESPONSABILE

IL MERCATO DELL’ECONOMIA SOLIDALE, I SAPORI DEL CONSUMO RESPONSABILE
18 Ottobre 2021 admin

Il mercato settimanale dell’Economia Solidale (MES) che si svolge ogni giovedì mattina a Trento in piazza Santa Maria Maggiore è un laboratorio di relazioni utili. Utili per consumatori e produttori, ma anche per il territorio.

L’espressione “filiera corta” si riferisce, in economia, al commercio di prodotti locali che non hanno subito i vari passaggi della tradizionale filiera produttiva o che non necessitano di un passaggio intermedio tra il produttore e il consumatore. Questo genere di commercio comporta numerosi vantaggi sia per il consumatore che per il produttore, ma anche per la comunità nel suo insieme.

In Trentino, per “filiera corta dei prodotti agricoli e agroalimentari” si intende il circuito di produzione definito con legge provinciale, ovvero circuiti brevi di produzione-consumo basati su un rapporto diretto tra produttori e consumatori, singoli o organizzati. È un concetto che si sposa con quello di “garanzia della qualità alimentare”, cioè l’insieme delle azioni volte a fornire all’acquirente adeguate informazioni sulle capacità di un operatore economico di soddisfare criteri di qualità come la salubrità, la qualità biologica, l’etica sociale.

Se si parla di prodotti agricoli, sappiamo che sarebbe sempre meglio mangiarne di stagionali e appena raccolti: quando la filiera prevede lunghi viaggi, capita che si scelga di raccogliere frutta e verdura ancora acerba e di farle completare il processo di maturazione durante le traversate oceaniche, compromettendone la qualità e generando pesanti impatti ambientali.

La filiera corta ci permette di confrontarci in prima persona con i produttori, creando così un rapporto di trasparenza e fiducia in grado di incentivare la qualità e la varietà dei prodotti, riconoscendo agli agricoltori il giusto compenso per le loro produzioni.

Scegliere di mangiare (ma anche vestirsi e in generale consumare) in questa tipologia di mercato vuole dire aiutare piccole attività e imprese locali a rimanere in piedi nel confronto con le grandi aziende multinazionali. Queste aziende che operano in mercati globali possono permettersi prezzi più bassi, spesso a scapito di produttori e lavoratori, mettendo in difficoltà chi al contrario non vuole adattarsi a questo schema: ne risulta un mercato appiattito che va a scapito delle attività locali, cancellandone spesso i tratti identitari più preziosi.

Chiunque voglia sostenere un mercato tanto etico quanto saporito può fare riferimento alle bancarelle che, ogni giovedì, si riuniscono in piazza santa Maria Maggiore a Trento. Fattor comune dietro alla varietà di frutta, verdura ed altri prodotti del territorio è l’esagono color arancione dell’Economia Solidale Trentina. Al mercato infatti partecipano stabilmente espositori appartenenti all’Economia Solidale, ovvero realtà economiche che hanno aderito ai relativi disciplinari previsti. I prodotti presenti spaziano dall’alimentare biologico al vestiariobiologico, dai prodotti della cooperazione sociale ai prodotti biologici dell’alveare.

Anche in questo modo esercitiamo un consumo consapevole e responsabile, scegliendo i nostri acquisti non solo in base al rapporto qualità-prezzo, ma anche guardando ad altri fattori: le caratteristiche sociali e ambientali dei beni e dei servizi, la catena del valore e soprattutto i soggetti, le persone che in essa intervengono.

Stefano Albergoni