Mercato che vai, relazioni che trovi

Mercato che vai, relazioni che trovi
6 Ottobre 2021 admin

Si fa presto a dire vado al mercato, senza rendersi conto che anche a Trento, come in tutte le città, i mercati sono tanti e diversi per tradizione, tipologia e “genius loci”.

 

Nati dalle aggregazioni più o meno regolamentate nel tempo di venditori ambulanti, i mercati cittadini sono eventi che continuano a segnare la nostra quotidianità. Allo stesso tempo “beni comuni” e luoghi d’incontro e socializzazione, dove i rapporti umani a volte contano quasi quanto la merce esposta e venduta. Per questo, pur tenendo conto delle dimensioni urbane e delle caratteristiche culturali e geografiche di ogni territorio, non esiste una città (e neanche veri quartieri urbani) dove non vi siano spazi riservati ai mercati.

A Trento, in generale, dici mercato e intendi quello del giovedì mattina, che si estende lungo le vie del centro storico. E infatti, con i suoi circa 150 operatori commerciali (di cui 17 alimentari), il mercato settimanale del giovedì è il punto di riferimento cittadino più solido per il settore. Un mercato a cui si aggiunge, integrandosi nella stessa giornata, quello specializzato in piante, fiori e prodotti agricoli con una ventina di operatori in piazza Duomo.

Le Fiere, i mercati cosiddetti “saltuari” nelle vie cittadine del centro, sono parenti stretti del mercato del giovedì, ma hanno forma di evento annuale e per lo più espanso, oltre che decisamente simbolico. Ci riferiamo in primo luogo alla più grande, la Fiera di San Giuseppe, che si svolge il 19 marzo se di domenica (o in quella più vicina precente o successiva) e che conta fino a 660 operatori (di cui fino a 88 alimentari). E quindi alla Fiera di Santa Croce (3 maggio) che di operatori ne ha 211 (di cui 20 alimentari), alla Fiera di Santa Lucia (13-14 dicembre) e ai suoi 448 operatori (di cui 79 alimentari) e infine alla Festa d’Oro (domenica antecedente il Natale) con 125 operatori (di cui 16 alimentari).

In questa tipologia di mercati (“di servizio”) Trento ne conta altri 22 rionali, piccoli o piccolissimi, sempre settimanali ma quasi sempre con più giorni di svolgimento compresi tra il lunedì e il sabato. 

Di altra natura sono i mercati specializzati, che a parte quello dell’artigianato artistico in piazza Adamo D’Arogno con 8 operatori al giovedì e al sabato, e quello già citato di piante e prodotti agricoli del giovedì in piazza Duomo, sono tutti legati alla terra e ai prodotti agricoli nell’ottica della disintermediazione, vale a dire della vendita diretta da parte dei produttori.

Senza dimenticare il minuscolo mercato estivo-autunnale dei funghi in piazza Vittoria, ci riferiamo al mercato quotidiano di piazza delle Erbe (fino a 9 operatori) e a quelli contadini, gestititi dalla Coldiretti, di piazza Dante del sabato (fino 30 operatori, il più grosso nel suo genere a Trento) e di via Fabio Filzi del mercoledì (fino a 25 operatori), due mercati che offrono una vasta gamma di prodotti genuini del territorio trentino: ortofrutta, produzioni zootecniche, prodotti freschi e trasformati e prodotti biologici. 

Il Mercato dell’economia solidale gestito dal Tavolo dell’Economia Solidale è un luogo affine ai mercati contadini e si svolge in piazza Santa Maria Maggiore settimanalmente la mattina del giovedì. Qui i prodotti spaziano dall’alimentare biologico al vestiario biologico, dai prodotti della cooperazione sociale ai prodotti biologici dell’alveare. 

Chiude la nostra rassegna il Mercatino dei Gaudenti, animato due volte al mese (in piazza Garzetti e in piazza Dante) da “hobbisti”, riservato quindi a privati cittadini, collezionisti, associazioni di volontariato, artisti e artigiani hobbisti che vogliono vendere o scambiare la loro merce personale.

Stefano Albergoni