IL CIBO DI DOMANI? LA PAROLA AI MANGIATORI

IL CIBO DI DOMANI? LA PAROLA AI MANGIATORI
11 Luglio 2023 admin

Il cibo di domani? La parola ai mangiatori

La pandemia ha cambiato i nostri stili di consumo e le nostre abitudini alimentari. Ai grandi magazzini abbiamo preferito le botteghe di quartiere, i piccoli punti vendita sotto casa e gli acquisti diretti dai produttori. Meno supermercato e più mercato. Inoltre abbiamo cucinato di più, siamo rimasti più a lungo seduti a tavola e abbiamo riscoperto le ricette della tradizione. Questi cambiamenti sono solo temporanei? O sono invece destinati a durare nel tempo? Probabilmente torneremo alle vecchie routine, ma con un po’ di consapevolezza in più. In questi due anni, infatti, abbiamo capito che scegliere cibo sano e di qualità è il primo passo per prenderci cura della nostra salute: prevenire è meglio che curare. E abbiamo capito che preferire prodotti locali e sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che sociale, è anche il primo passo per prenderci cura della nostra comunità, per proteggere il lavoro, per sostenere la crescita del nostro territorio e la sua valorizzazione. Scegliere cosa mettere nel piatto significa scegliere come vogliamo essere adesso e in futuro, tutti quanti insieme.  

Ogni giovedì mattina il Mercato dell’Economia Solidale (MES) si pone proprio questo obiettivo: offrire a chi abita in città un’alternativa di consumo critico, sostenibile e responsabile. Per poter essere non solo consumatori, ma innanzitutto cittadini, con il diritto e il potere di scegliere come fare la spesa. Chi va al MES? Il cliente tipo è giovane, spesso neogenitore e con un buon titolo di studio. “Le mie clienti più regolari sono soprattutto giovani mamme attente al benessere delle proprie famiglie”, racconta Egizia, titolare dell’azienda agricola Maso Cengi. Le motivazioni d’acquisto sono molte: al primo posto ci sono la genuinità, la qualità e la freschezza dei prodotti, perché, come spiega Marialuisa, un’affezionata frequentatrice del MES, “qui non ci sono celle frigorifero, come al supermercato”. Contano poi alcuni valori come la tutela della biodiversità e la possibilità di sostenere i piccoli produttori del territorio. Infine, giocano un ruolo importante anche le relazioni consolidate che legano gli acquirenti ai venditori. Insomma, si frequenta il MES per restare in salute, per portare in tavola i sapori tipici trentini, per ridurre il proprio impatto ambientale e a volte anche per amicizia. 

Il MES, con i suoi banchetti colorati colmi di frutta, verdura e prodotti artigianali, i sorrisi dei produttori e il clima rilassato e familiare che si respira, è un piccolo modello di successo. Con le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria le difficoltà non sono certo mancate, ma chi crede nel valore del cibo e dell’agricoltura sostenibile sa che i semi piantati prima o poi germogliano: è questione di tempo. “Il futuro dei mercati solidali? Sicuramente in crescita”, afferma Matteo, di passaggio al MES in cerca un’idea regalo. Territorio, salute, tradizione e ambiente sono i valori che guidano e guideranno sempre più le nostre scelte alimentari. Le indagini svolte a livello provinciale e nazionale lo confermano: l’88% degli italiani è disposto a pagare di più per avere cibo sostenibile, prodotto secondo una logica di economia circolare, e il 73% lo farebbe per acquistare specialità del territorio (Rapporto Coldiretti/Censis 2021). Per il 73% degli italiani, inoltre, la scelta della spesa alimentare rappresenta un atto di impegno sociale, e il trend è destinato ad aumentare (Osservatorio Federdistribuzione 2021). 

In conclusione, come mangeremo? Quale sarà il cibo di domani? Quel che è certo è che sempre più spesso ci faremo questa domanda e cercheremo di essere mangiatori critici e responsabili, capaci di esercitare il nostro diritto alla libera scelta.